Ti sei mai chiesto perché alcune persone amano condividere teorie del complotto?

Una nuova ricerca suggerisce che il desiderio di sconvolgere l’ordine costituito, il cosiddetto “bisogno di caos”, potrebbe essere il motore nascosto dietro la diffusione di queste teorie.

In uno studio coinvolgente oltre 3.000 individui negli Stati Uniti, la politologa Christina Farhart e il suo team hanno esplorato la psicologia di chi condivide teorie del complotto. Sorprendentemente, non è solo la convinzione nelle teorie a spingere le persone a condividerle sui social media, ma anche il desiderio profondo di sabotaggio e caos.

A differenza delle ipotesi precedenti, sembra che non tutti condividano teorie del complotto per rafforzare il sostegno a un gruppo culturale specifico. Al contrario, il bisogno di caos emerge come indicatore principale di chi è disposto a diffondere teorie, anche senza crederci realmente.

Questo desiderio di caos alimenta il flusso di disinformazione online, dando voce a chi vuole abbattere le istituzioni sociali e ricominciare da zero. In un’era in cui la disinformazione è potente, comprendere le motivazioni dietro la condivisione delle teorie del complotto è cruciale per affrontare il problema della disinformazione online.

 

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