Le temperature in aumento rischiano di trasformare le riserve di acque sotterranee poco profonde in pozze tossiche. Nel peggiore dei casi, quasi 590 milioni di persone nel 2100 potrebbero dipendere da fonti d’acqua che non soddisfano gli standard più rigorosi per l’acqua potabile. 🚰🌍

Già oggi, circa 30 milioni di persone vivono in regioni in cui le acque sotterranee sono più calde rispetto ai limiti più severi per l’acqua potabile.

Gli scienziati hanno scoperto una nuova fonte di inquinamento da sostanze chimiche pericolose, chiamate “per sempre”, nelle batterie al litio-ionico utilizzate nella maggior parte dei veicoli elettrici. Queste batterie contengono PFAS (sostanze per- e polifluoroalchiliche) che si accumulano nell’ambiente e negli organismi viventi per migliaia di anni. Mentre la transizione verso veicoli elettrici è cruciale per affrontare la crisi climatica, dobbiamo anche considerare gli impatti nascosti come questo. 🌿🚗

Un recente studio ha rivelato un legame significativo tra l’autismo nei bambini e i cambiamenti nel microbioma intestinale. I ricercatori hanno analizzato campioni fecali di 1.627 bambini, scoprendo differenze marcate nei microbiomi di quelli con diagnosi di autismo. Questa scoperta potrebbe aprire nuove strade per la diagnosi e la comprensione dell’autismo, offrendo speranza per metodi di rilevamento più accurati e non invasivi.

#Autismo #RicercaScientifica #Microbioma #Salute

Hai mai pensato a come sarà il clima nella tua città nel 2080? Un nuovo strumento interattivo, “The Future Urban Climates”, ti permette di esplorare i cambiamenti climatici previsti per la tua zona. Utilizzando i dati dell’IPCC, questo strumento abbina oltre 40.000 località in tutto il mondo a luoghi che attualmente sperimentano il clima futuro previsto.

– Più della metà del nostro pianeta potrebbe entrare in nuove zone climatiche entro la fine del secolo.

– Le città dell’emisfero settentrionale diventeranno più simili a quelle del sud.

– Alcune regioni equatoriali potrebbero diventare inabitabili a causa del calore estremo.

Siamo ancora in tempo? Forse no… 🌱

#CambiamentoClimatico #Ambiente #FuturoSostenibile #Scienza

Originariamente, i gatti erano creature solitarie, ma con il tempo hanno imparato a vivere accanto agli umani. Questo ha portato a un cambiamento nel loro comportamento e nelle loro vocalizzazioni. Quando il tuo gatto miagola, è come se ti vedesse come un suo caregiver, proprio come farebbe con la sua mamma felina. 🐾❤️
Un interessante studio ha dimostrato che i gatti hanno adattato i loro miagolii per attirare la nostra attenzione, sfruttando la nostra sensibilità ai suoni di distress. Questo è il motivo per cui è così difficile ignorare il loro richiamo! 📢

Quindi, la prossima volta che il tuo gatto ti miagola, ricorda che sta comunicando con te in un modo molto speciale e affettuoso.

Dedalo sarebbe rimasto a bocca aperta di fronte all’ultima creazione di un team di fisici del Regno Unito e della Svizzera. Attingendo ai principi della geometria frattale e del gioco strategico degli scacchi, hanno generato quello che affermano essere il labirinto più complesso mai concepito.

Guidati dal fisico Felix Flicker dell’Università di Bristol, il gruppo ha creato percorsi chiamati cicli Hamiltoniani in modelli noti come piastrellature di Ammann-Beenker, producendo labirinti frattali complessi che descrivono una forma esotica di materia nota come quasicristalli.

I quasicristalli sono una forma di materia che si trova molto raramente in natura, una sorta di ibrido strano tra cristalli ordinati e disordinati nei solidi. In un cristallo ordinato – come il sale, i diamanti o il quarzo – gli atomi sono disposti in un modello molto ordinato che si ripete in tre dimensioni. In un solido amorfo, come il vetro o alcune forme di ghiaccio non comuni sulla Terra, gli atomi sono disposti in modo casuale. Un quasicristallo è un materiale in cui gli atomi formano un modello, ma il modello non si ripete perfettamente.

Questi intricati labirinti non sono solo un capolavoro visivo, ma rappresentano anche un passo avanti nella comprensione dei materiali quasicristallini e potrebbero avere applicazioni pratiche in futuro .

Dedalo sarebbe rimasto a bocca aperta di fronte all’ultima creazione di un team di fisici del Regno Unito e della Svizzera. Attingendo ai principi della geometria frattale e del gioco strategico degli scacchi, hanno generato quello che affermano essere il labirinto più complesso mai concepito.

Guidati dal fisico Felix Flicker dell’Università di Bristol, il gruppo ha creato percorsi chiamati cicli Hamiltoniani in modelli noti come piastrellature di Ammann-Beenker, producendo labirinti frattali complessi che descrivono una forma esotica di materia nota come quasicristalli.

I quasicristalli sono una forma di materia che si trova molto raramente in natura, una sorta di ibrido strano tra cristalli ordinati e disordinati nei solidi. In un cristallo ordinato – come il sale, i diamanti o il quarzo – gli atomi sono disposti in un modello molto ordinato che si ripete in tre dimensioni. In un solido amorfo, come il vetro o alcune forme di ghiaccio non comuni sulla Terra, gli atomi sono disposti in modo casuale. Un quasicristallo è un materiale in cui gli atomi formano un modello, ma il modello non si ripete perfettamente.

Questi intricati labirinti non sono solo un capolavoro visivo, ma rappresentano anche un passo avanti nella comprensione dei materiali quasicristallini e potrebbero avere applicazioni pratiche in futuro.

La sonda lunare Chang’e-6 della Cina, il 26 giugno scorso, è tornata sulla Terra, portando con sé i primi campioni mai raccolti dal lato lontano della Luna! Questa missione rappresenta un passo da gigante per il programma spaziale cinese e apre nuove frontiere nella ricerca lunare. I campioni potrebbero rivelare segreti sulla formazione dei pianeti e sulla geologia della Luna che non abbiamo mai potuto esplorare prima. Un momento di orgoglio e di grande attesa per la comunità scientifica globale! 🌌🇨🇳

#Chang’e6 #Luna #Spazio #Scienza #EsplorazioneSpaziale

Secondo le statistiche il 90% delle donne ha la cellulite e, spesso, viene rappresentata come un difetto da correggere. Ma un recente articolo di ScienceAlert ci invita a riflettere: stiamo forse ponendo la domanda sbagliata riguardo ai trattamenti anticellulite? 🤔

La cellulite, caratterizzata da un aspetto “a buccia d’arancia” della pelle, è comune, generalmente indolore e innocua. Si trova in aree con maggiori depositi di grasso sottocutaneo e non influisce sulla salute, anche se può incidere sull’autostima e sull’immagine corporea a causa della pressione sociale verso la perfezione fisica.

L’industria della bellezza prospera promuovendo prodotti e trattamenti per una pelle perfettamente liscia, ma è tempo di cambiare prospettiva e accettare la cellulite come una normale caratteristica anatomica, piuttosto che un difetto da nascondere anche perché, secondo alcuni esperti, non sempre le creme in vendite fanno il “miracolo” che tanto propinano alle acquirenti..

Credo che farò un Podcast di approfondimento… 😉

#Cellulite #BellezzaNaturale #AccettazioneDelCorpo

L’isola di Pasqua, non è la vittima del proprio inadeguato gestione ambientale e ciò rivela una nuova storia. Contrariamente alla lungamente accettata credenza di un ‘ecocide’ collasso, recenti ricerche suggeriscono che il popolo Rapa Nui non fosse l’artefice del proprio tracollo. Lo studio indica che la popolazione era troppo piccola per aver causato lo sforzo ambientale precedentemente attribuito loro. Questo sfida la teoria dell’ ‘ecocide’ e mette in luce la resilienza e l’adattabilità degli isolani, che prosperarono modificando il loro ambiente in modo sostenibile. È un promemoria che la storia è spesso più complessa di quanto sembri, e che dovremmo essere cauti nel trarre conclusioni da prove incomplete.

Ep.209 S.2.
Cari studenti,
L’isola di Pasqua, non è la vittima del proprio inadeguato gestione ambientale e ciò rivela una nuova storia. Contrariamente alla lungamente accettata credenza di un ‘ecocide’ collasso, recenti ricerche suggeriscono che il popolo Rapa Nui non fosse l’artefice del proprio tracollo. Lo studio indica che la popolazione era troppo piccola per aver causato lo sforzo ambientale precedentemente attribuito loro. Questo sfida la teoria dell’ ‘ecocide’ e mette in luce la resilienza e l’adattabilità degli isolani, che prosperarono modificando il loro ambiente in modo sostenibile. È un promemoria che la storia è spesso più complessa di quanto sembri, e che dovremmo essere cauti nel trarre conclusioni da prove incomplete.