Si prevede che quasi la metà del pianeta entrerà in nuove zone climatiche entro il 2100.

Il nostro pianeta è in bilico sull’orlo di diversi punti critici che, una volta superati, crolleranno in una cascata di cambiamenti ecologici.

Le ondate di caldo estremo , la siccità, le inondazioni e le tempeste stanno diventando più comuni e intense. Ora un nuovo studio che simula il futuro della Terra fino al 2100 mostra come i cambiamenti fondamentalmente incrementali di temperatura e precipitazioni potrebbero alterare i climi a livello locale, tanto che dovremmo ridisegnare le mappe così come le conosciamo.

 

 

Supportaci condividendo sui social il nostro articolo!

Lascia un commento