Microplastica invade rocce antiche, e questo è un grosso problema

I minuscoli frammenti di plastica non stanno solo finendo negli animali, nelle remote calotte di ghiaccio, negli oceani e persino nelle profondità dei nostri corpi. Stanno anche filtrando attraverso strati di roccia, rendendo l’emergere della plastica nel registro geologico un indicatore poco affidabile per l’inizio dell’era umana.

In uno studio recente, sono stati analizzati campioni di sedimenti provenienti da tre diversi laghi in Lettonia: Seksu, Pinku e Usmas, per vedere quanto in profondità le microplastiche si fossero insinuate. I risultati hanno mostrato che le particelle più piccole potevano viaggiare più in profondità nel fango, raggiungendo strati formatisi prima dell’accelerazione della produzione di plastica all’inizio degli anni ’50.

Alcuni geologi hanno proposto questa presenza di plastica come punto di partenza geologico adeguato per definire l’inizio ufficiale della modellazione della superficie del pianeta da parte dell’uomo, noto come Antropocene.

 

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