L’inquinamento altera il microbioma infantile, influenzando lo sviluppo del cervello.

L’esposizione all’inquinamento atmosferico nei primi sei mesi di vita ha un impatto sul mondo interiore dei batteri intestinali, o microbioma, di un bambino, in modi che potrebbero aumentare il rischio di allergie, obesità e diabete e persino influenzare lo sviluppo del cervello, suggerisce una nuova ricerca dell’Università del Colorado a Boulder.

Lo studio, pubblicato questo mese sulla rivista Gut Microbes , è il primo a mostrare un legame tra gli inquinanti inalati, come quelli del traffico, degli incendi e dell’industria, e i cambiamenti nella salute microbica infantile durante questa finestra critica di sviluppo.

Alla nascita, un bambino ospita piccoli batteri residenti. Durante i primi due o tre anni di vita, l’esposizione al latte materno, agli alimenti solidi, agli antibiotici e ad altre influenze ambientali modellano i microrganismi.

Quei microbi e i metaboliti, o sottoprodotti, che producono quando scompongono il cibo o le sostanze chimiche nell’intestino, influenzano una serie di sistemi corporei che modellano l’appetito, la sensibilità all’insulina, l’immunità, l’umore e la cognizione. I neonati sono particolarmente vulnerabili ai rischi per la salute dell’inquinamento atmosferico perché respirano più velocemente e il loro microbioma intestinale sta appena prendendo forma. Gli esperti quindi consigliano:

  • Evitare di camminare all’aperto in zone ad alto traffico
  • Prendi in considerazione un sistema di filtraggio dell’aria a basso costo, in particolare per le stanze in cui i bambini trascorrono molto tempo
  • Se stai cucinando, apri le finestre
  • E per le neomamme, allattare il più a lungo possibile.

Io aggiungo… andare a vivere vicino zone verdi…

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