Incredibile minuscolo impianto cerebrale traduce i segnali cerebrali in parole

Mentre parliamo, il nostro cervello coreografa un’intricata danza di muscoli nella bocca e nella gola per formare i suoni che compongono le parole. Questa complessa prestazione si riflette nei segnali elettrici inviati ai muscoli della parola.

Gli scienziati hanno ora stipato una vasta gamma di minuscoli sensori in uno spazio non più grande di un francobollo, per leggere questo complesso mix di segnali elettrici, al fine di prevedere i suoni che una persona sta cercando di emettere.

La “protesi vocale” apre le porte a un futuro in cui le persone incapaci di parlare a causa di condizioni neurologiche (SLA per esempio) potranno comunicare attraverso il pensiero.

 

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