Scoperta rivoluzionaria: Organi artificiali creati con cellule di feti viventi!

Gli scienziati hanno realizzato modelli di organi umani complessi ma di dimensioni ridotte a partire dalle cellule di feti viventi per la prima volta. Vi ricordate, ne avevo parlato anche in un Podcast di mesi fa… Questo avvenimento offre agli esperti nuove intuizioni sul nostro sviluppo e potenziali trattamenti per malformazioni che si verificano nel grembo materno.

Questi organoidi non sono repliche complete degli organi, ma sono abbastanza simili da consentire lo studio di malattie e altri aspetti della biologia umana difficili da indagare direttamente sulle persone vive. Nel corso di una nuova ricerca condotta da un team internazionale di scienziati, sono stati coltivati organoidi di polmone, rene e intestino a partire da cellule staminali presenti nel liquido amniotico. Questo liquido protegge il feto in crescita e lo nutre con sostanze nutritive, ed è prelevato dalla madre senza danneggiare il bambino, come parte dei normali test di gravidanza.

Il biologo Mattia Gerli, (un altro ricercatore italiano all’estero 🤐) dell’Università College di Londra (UCL) afferma: “Gli organoidi che abbiamo creato a partire dalle cellule del liquido amniotico mostrano molte delle funzioni dei tessuti che rappresentano, compresa l’espressione genica e proteica. Ci permetteranno di studiare ciò che accade durante lo sviluppo sia in condizioni di salute che di malattia, cosa che non era possibile prima.”

 

In precedenza, gli organoidi erano stati coltivati a partire dalle cellule di feti abortiti, ma ciò comporta preoccupazioni etiche e restrizioni normative rigorose. Possono anche essere coltivati a partire dalle cellule staminali di adulti, ma questo avviene molto più tardi nello sviluppo del corpo. Quello che questi nuovi tessuti potenzialmente offrono agli scienziati è la possibilità di studiare problemi nel grembo materno, molte settimane prima che il bambino nasca.

Questa scoperta apre una potenziale via per trattare una condizione prima che essa abbia conseguenze significative. I farmaci sviluppati per malattie congenite come la fibrosi cistica potrebbero essere testati sugli organoidi prima di essere somministrati ai bambini non ancora nati. È una finestra sullo sviluppo fetale che non avevamo mai avuto prima. Sebbene gli autori dello studio abbiano avuto successo nell’identificare i tipi di cellule nel liquido amniotico e nello sviluppare questi mini organi, c’è ancora molto lavoro da fare.

 

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