Trovata una nuova tecnologia per individuare malattie neurodegenerative

Per la prima volta, la risonanza magnetica rivela l’infiammazione cerebrale.
I laboratori della Dott.ssa Silvia de Santis e del Dott. Santiago Canals dell’Istituto di Neuroscienze UMH-CSIC (Alicante, Spagna) hanno utilizzato la risonanza magnetica pesata in diffusione per visualizzare l’infiammazione cerebrale non solo per la prima volta, ma anche in grande dettaglio.
Dopo aver sviluppato la tecnica, i ricercatori sono stati in grado di misurare i cambiamenti nella morfologia delle cellule che contribuiscono al processo infiammatorio nel cervello.

Questa significativa scoperta, che è stata recentemente pubblicata sulla rivista Science Advances e potrebbe essere essenziale per la ricerca e del trattamento delle malattie neurodegenerative, è stata resa possibile da una strategia innovativa creata dai ricercatori.
Lo studio, il cui primo autore è Raquel Garcia-Hernández, mostra che la risonanza magnetica pesata per diffusione può rilevare in modo non invasivo e differenziale l’attivazione della microglia e degli astrociti, due tipi di cellule cerebrali che sono alla fonte della neuroinfiammazione e del suo sviluppo.
Le condizioni degenerative del cervello tra cui Parkinson, sclerosi multipla, Alzheimer e altre demenze sono problemi critici e difficili da risolvere. Una delle cause della neurodegenerazione e un fattore nella sua progressione è l’infiammazione cronica nel cervello, causata dall’attivazione prolungata di due tipi di cellule cerebrali, microglia e astrociti.
Questa nuova tecnica può trovare questo tipo di anomalie nel cervello e aiutare chi soffre di queste patologie.

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